Pompe per salse: guida pratica alla scelta e all’integrazione igienica

Il trasferimento e la movimentazione dei fluidi all’interno delle linee di produzione alimentare possono alterare struttura, colore e profilo aromatico dei vari ingredienti che concorrono al processo produttivo. Una scelta di pompaggio sbagliata introduce aria, può alterare gli inclusi, favorisce la separazione della parte oleosa e allunga i tempi di lavaggio. Per questo motivo diventa fondamentale impiegare delle pompe per salse progettate per l’igiene e il basso taglio che permettono un controllo del flusso e una stabilità delle emulsioni mantenendo nello stesso tempo cicli di sanificazione rapidi e ripetibili. In questo articolo presentiamo i rischi da considerare, i criteri di configurazione di un’adeguata impiantistica e le variabili che influiscono sull’acquisto della corretta attrezzatura di pompaggio.

What are the risks of using an unsuitable sauce pump?

Quali sono i rischi di usare una pompa per salse non adeguata?

Trasferire salse ad alta viscosità mette a dura prova i materiali, le geometrie ed i principi di pompaggio. Le turbolenze eccessive e le condizioni di taglio meccanico elevato generano aerazione e schiuma, destabilizzano l’emulsione e danneggiano gli inclusi.

Gli effetti sono visibili ad occhio nudo: texture disomogenea, ossidazioni precoci, scarti in confezionamento e shelf-life ridotta. Sul fronte igienico, invece le superfici ruvide e l’impiego di guarnizioni non idonee all’uso alimentare possono allungare i cicli di pulizia, complicano gli audit e aumentano il rischio di cross-contamination tra i vari lotti.

A livello di continuità operativa una pompa per salse deve saper gestire in maniera efficace gli avviamenti frequenti, gli svuotamenti completi dei serbatoi ed i cambi ricetta rapidi. Se la pompa non autoadesca o soffre durante le fasi transitorie c’è un rischio di abbassare le percentuali di OEE dell’impianto con effetti negativi sul costo per kg trasferito.

The right pumping solution for sauces and condiments

La corretta soluzione di pompaggio per salse e condimenti

Una configurazione di pompaggio in grado di combinare la qualità di prodotto e l’efficienza dell’impianto si basa su quattro pilastri:

  • Materiali e finitura: corpo e parti a contatto in AISI 316L con finitura meccanica tipicamente Ra ≤ 0,8 μm migliorano le condizioni di igiene e pulizia. Superfici lisce, curve ampie e raccordi senza spigoli riducono le zone di ristagno e velocizzano i lavaggi.
  • Connessioni e smontabilità: attacchi Tri-Clamp favoriscono ispezioni rapide e changeover. Una geometria drenante consente di recuperare più prodotto per gravità, tagliando minuti al ciclo CIP e riducendo sprechi.
  • Compatibilità CIP (Clean-In-Place): progettazione che consente il lavaggio interno di pompe e tubazioni senza smontaggio, tramite sequenze standardizzate di pre-risciacquo, lavaggio con detergenti idonei e risciacquo finale con acqua calda; garantisce tempi certi e risultati ripetibili, facilita la tracciabilità (tempo, temperatura, concentrazione, portata) e riduce il rischio di cross-contamination.
  • Principio di pompaggio a basso shear: le pompe igieniche AODD (a doppia membrana azionate ad aria) sono molte diffuse nelle cucine industriali per salse dense in quanto offrono vantaggi significativi in termini di autoadescamento, tolleranza a funzionamento a secco per brevi periodi, passaggio di particelle senza danneggiarle e regolazione fine della portata tramite pressione/portata dell’aria.

Esempio pratico: nel trasferimento del pesto alla genovese, questi criteri permettono di preservare struttura e sapore, con lavaggi rapidi tra un lotto e l’altro.

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Come scegliere una pompa per salse e condimenti?

Scegliere la tecnologia giusta incide su elementi fondamentali come la qualità del prodotto, l’igiene documentabile ed il costo per kg trasferito. Prima di confrontare i modelli, raccogli i dati chiave della tua ricetta e del tuo impianto: solo così puoi dimensionare con precisione e prevenire fermi, scarti e lavaggi interminabili. Ecco una checklist operativa, essenziale ma completa.

  1. Conosci la salsa. registra viscosità alla temperatura di lavoro, diametro/fragilità delle particelle, contenuto di olio, sensibilità al taglio. Da qui dipendono principio, taglia e scelta degli elastomeri (EPDM, FKM, PTFE in base a pH, detergenti, temperatura).
  2. Progetta l’igiene a monte: valuta l’impiego di materiali AISI 316L, Ra ≤ 0,8 μm, assenza di dead-leg, Tri-Clamp, percorso drenante. Definisci la ricetta CIP compatibile con la tua turnistica.
  3. Verifica l’integrazione: portata e prevalenza richieste, qualità/disponibilità dell’aria compressa, layout delle tubazioni, spazio manutentivo, sensori di sicurezza (ad es. rilevamento rottura membrana), requisiti ATEX per ricette alcoliche o aree classificate.
  4. Testa sul prodotto reale: effettua dei trial con dei lotti, contenitori e temperatura d’esercizio effettivi è il modo più rapido per validare resa, tempi di lavaggio e parametri di set-up prima dell’investimento.

Trasformare i criteri in risultati misurabili è possibile. Il team tecnico e commerciale di Debem è in grado di affiancarti nello scegliere il modello di pompa per salse più adeguato, definendo il materiale e la configurazione al fine di aumentare i criteri di efficienza, ridurre fermi, recuperare più prodotto e standardizzare i lavaggi. Contattaci subito per una valutazione tecnica.

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